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Entrate tributarie del periodo gennaio-ottobre 2018: in Rete il rapporto

lentepubblica.it • 6 Dicembre 2018

entrate-tributarie-periodo-gennaio-ottobre-2018Entrate tributarie del periodo gennaio-ottobre 2018: in Rete il rapporto. Il dettaglio nel consueto Bollettino pubblicato sul sito del dipartimento delle Finanze, accompagnato dalla Appendici statistiche e dalla relativa Nota tecnica.


In Rete le entrate tributarie del periodo gennaio-ottobre 2018. Risultati positivi dalle imposte indirette, che portano nelle casse dello Stato 164.406 milioni di euro, 3.018 in più rispetto allo stesso intervallo temporale dello scorso anno.

 

Nei primi dieci mesi del 2018 entrate tributarie in salita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un incremento pari all’1,6% (+5.523 milioni di euro). L’apporto arriva sia dalle imposte dirette (+1,3%) che da quelle indirette (+1,9%). Significativa la performance di alcune voci, come la sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+27,2%).

 

Il dettaglio nel consueto Bollettino pubblicato sul sito del dipartimento delle Finanze, accompagnato dalla Appendici statistiche e dalla relativa Nota tecnica.

 

Le imposte dirette

 

In particolare, tra le dirette, che complessivamente totalizzano 190.047 milioni di euro (+2.505 rispetto ai primi dieci mesi del 2017), si distinguono le ritenute Irpef sui redditi di dipendenti e pensionati, che confermano il trend positivo guadagnando 4.691 milioni di euro (+3,8%).

 

In calo, invece, l’imposta sul reddito delle società. Gli incassi diminuiscono per un importo pari a 1.822 milioni di euro (-9,5%). Il risultato, osservano dal Mef, risente della riduzione dell’aliquota Ires del 3,5% decisa dalla legge di stabilità 2016 e della proroga, prevista dalla legge di bilancio 2017, del regime agevolativo del superammortamento e dell’iperammortamento.

 

Viceversa salgono, in linea con i mercati finanziari, le entrate derivanti dall’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze (+215 milioni di euro, +27,2%). A determinare la crescita, il versamento, nel mese di febbraio, dell’imposta sui risultati della gestione individuale di portafoglio in regime di risparmio gestito, applicata al risultato maturato al 31 dicembre 2017.

 

Sale, e di tanto, l’imposta sostitutiva sul valore dell’attivo dei fondi pensione (+260 milioni di euro, +38,9%). Un risultato raggiunto grazie alla tassazione dei rendimenti delle forme pensionistiche complementari e individuali. Positivo il dato registrato dall’imposta sulle riserve matematiche rami vita assicurazioni (+199 milioni di euro, +7,2%) e dalla sostitutiva per la rideterminazione dei valori di acquisto delle partecipazioni non negative (+349 milioni di euro, +37,7%,).

 

Le imposte indirette

 

Le imposte indirette toccano quota 164.406 milioni di euro, 3.018 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2017 (+1,9%). È l’Iva a portare il maggior contributo totalizzando 3.378 milioni di euro (+3,5%). Fanno da traino, in particolare, gli scambi interni, che aumentano gli incassi di 2.549 milioni di euro (+3%). Andamento positivo anche per il prelievo sulle importazioni, con un incremento pari a 829 milioni di euro (+7,5%).

 

Giù, invece, le imposte sulle assicurazioni (-1.233 milioni di euro, -48,1%), per effetto dello slittamento dell’acconto da maggio a novembre. Si difendono bene il Registro (+104 milioni di euro, +2,6%), i canoni radio e Tv (+30 milioni di euro, +2%), e il Bollo (+ 375 milioni di euro, +7%).

 

Incremento anche per le entrate provenienti dai giochi, che portano 558 milioni di euro in più rispetto ai primi dieci mesi del 2017.

 

Dall’attività di accertamento e controllo, nel periodo sotto osservazione, arrivano 8.439 milioni di euro (-963 milioni di euro, -10,2%): 4.187 milioni (-1.127 milioni di euro, -21,2%) provenienti dalle imposte dirette e 4.252 milioni (+164 milioni di euro, +4%) dalle indirette.

 

La differenza deriva, in primo luogo, dall’andamento negativo del mese di agosto 2018 rispetto allo stesso mese del 2017 (-891 milioni di euro, pari a -45,3%), nel quale il gettito era stato sostenuto dalle entrate derivanti dalla “Definizione agevolata” delle controversie tributarie.

Fonte: Fisco Oggi, Rivista Telematica dell'Agenzia delle Entrate
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